Di questi solo due tornarono negli Stati Uniti: Anthony e Salvatore (questi combatte nella sanguinosa “Battaglia del Belgio”). L’altro figlio Emil morì coprendosi d’onore. Emil era nato ad Harrison il 1 aprile del 1914. Frequentò le scuole della cittadina e fu un assiduo frequentatore dell’Harrison Pleasure Club. Trovò lavoro ad Arlington, nel New Jersey, presso la “E.I. du Pont de Nemours & Company”. Il 13 ottobre del 1942 fu chiamato a servire l’Esercito Americano. Addestrato a “Camp Carson” in Colorado nel 1944, assegnato al 22° reggimento fanteria della 4° Divisione, fu poi inviato in Europa nello scenario della Guerra.
Arrivò giusto in tempo per partecipare, si fece onore, allo storico “Sbarco in Normandia” (“D-Day”). Continuò a battersi nelle più cruente battaglie. Poi, purtroppo, il 5 marzo del 1945, Emil fu ucciso in combattimento. Cadde da eroe e a lui gli Stati Uniti assegnarono la prestigiosa“ Purple Heart”( con “Cluster”). Papà Pasquale Martone, non smise mai di piangere il figlio, morì nel 1958.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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