Il piccolo Giuseppe, ora “Joe”, imparò in fretta la nuova lingua , si distinse subito per la sua spiccata intelligenza e per una ferrea volontà negli studi. Si diplomò alla “St. Peter’s College” e conseguì la laurea alla “Medical College del Wisconsin” di Milwaukee. Ha servito gli Stati Uniti nella “Army Air Corps” dal 1943 al 1949.
Fu impegnato, come “chirurgo di volo”, nella storica operazione “Berlin Airlift” (voli umanitari per trasportare cibo e alter forniture per I settori occidentali di Berlino). Al suo ritorno lavorò presso il reparto maternità del “Margaret Hague” nel New Jersey. Si specializzò, in chirurgia ginecologica, presso la “MD Anderson Cancer Center” specializzata in chirurgia tumorale femminile. In questo periodo sviluppò una competenza nella gestione delle madri in attesa con vari tipi di cancro.
Casi altamente problematici. E lui ne fece una causa della sua stessa vita. Applicò nuove terapie ed innovative tecniche d’intervento che produssero, nel tempo, risultati incredibilmente positivi. Per questo viene ricordato come un “pioniere” di questo campo. Fu successivamente primario presso il “St. Joseph Hospital” ed accademico presso il “MD Anderson Cancer Center”, la “UTMB Galveston Medical School” e poi presso l’Università del Texas Medical School di Houston.
Durante i suoi 31 anni come professore il “Dr. Joe” (così veniva amichevolmente chiamato) formò più di 120 medici. Viene ricordato per aver rivoluzionato gli insegnamenti della chirurgia ginecologica, portando ad una notevolissima riduzione della mortalità materna introducendo una tecnica innovativa. Sono migliaia le mamme ed i bambini che debbono a lui la vita.
Ha coordinato la formazione medica in tutta l’area di Houston / Galveston. Sposò Joan con la quale ebbe cinque figli: Joe, Joan Marie, Jacqueline, Regina Marie e James, e nove nipoti. Fu capo accademico emerito dell’ospedale “CHRISTUS St. Joseph”. Morì il 21 novembre del 2008 a Houston. I colleghi lo ricordarono così : “Il dottor Lucci è stato un vero pioniere in molti importanti aspetti della medicina, ha salvato la vita di migliaia di persone. Tutti siamo debitori verso questo straordinario uomo.”
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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