Il padre emigrò negli Stati Uniti nel 1901 e nel 1904 si fece raggiungere dalla moglie e dal figlio. Mamma Maria Grazia e Luigi giunsero ad “Ellis Island” a bordo della “Prinzess Irene”.
Il padre aveva trovato un lavoro ben remunerato ma assai faticoso (pregiudicante per la sua salute) in una industria siderurgica. Negli anni nella famiglia Masciotra ( ma il cognome subirà dei cambiamenti e diverrà prima Mash e poi definitivamente Meshot) arriveranno altri sette figli.
La residenza della famiglia molisana fu la cittadina di Hubbard, Contea di Trumbull, in Ohio. Louis James si mostrò sempre assai assennato e disponibile nell’aiutare la famiglia. Sin da piccolo, pur studiando, non si sottrasse al lavoro. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale lo portò ad essere arruolato nell’Esercito degli Stati Uniti ed inviato a combattere in Francia. Aggregato al “The Corps of Engineers”. Qui all’assalto del nemico venne avvolto da una nube del terribile gas “Fosgene”.
Dopo alcune ore iniziò a respirare male ed accusare sintomi di soffocamento. Fu portato immediatamente nell’Ospedale da campo. Molti suoi commilitoni morirono ma lui, miracolosamente, sopravvisse. Ricevette due “croci di guerra” per il coraggio dimostrato. Portò per sempre il “ricordo” di quel gas che lo faceva respirare a fatica. Tornato negli Stati Uniti il 23 settembre del 1921 sposò a Toledo, sempre in Ohio, l’amata Anna Carroll Moore di Sherrodsville. Dal matrimonio nasceranno quattro figli. Poi arrivò l’agognata assunzione come macchinista da parte della “New York Central Railroad” una potente compagnia ferroviaria.
E per lui fu il giorno più bella della sua vita. Sin da bambino aveva sognato di guidare un treno. Per trent’anni girerà negli Stati di New York, Massachusetts, Pennsylvania, Ohio, Michigan, Indiana ed Illinois. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu inserito nel progetto “old mans draft” (“il progetto del vecchio uomo”). Poi la tragedia. La mattina del 17 maggio del 1949 vi fu un violentissimo impatto tra un treno merci e una locomotiva “snapper”, verificatosi nei pressi di Beaver Crossing. Louis James rimase gravemente ferito. Le sue condizioni sembrarono immediatamente disperate. Trasportato al “Youngstown Hospital” morì poco dopo il suo arrivo. Finì così, purtroppo, la storia di quel bambino che aveva lasciato la sua Agnone per rincorrere il “sogno americano”
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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