“La cassa integrazione ancora non arriva nelle tasche dei pescatori dipendenti mentre gli armatori sono ancora esclusi da qualsiasi aiuto – dichiarato Marinucci, De Fenza e Guidotti – e le imprese non ricevono liquidità dalle banche che considerano non sufficienti le garanzie offerte dallo Stato”.
Due i possibili “salvagenti” per il comparto: il fondo ex art. 78 del “Cura Italia” e i fondi europei del Feamp già modificati ad hoc per indennizzare chi si è dovuto fermare per l’emergenza. Lo si apprende da una nota Ansa.
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