Si chiama “Coroniani ciao ciao” e avrà il compito di stimolare e far riflettere gli alunni delle scuole termolesi attraverso un gioco
TERMOLI – Leggere e colorare per capire in che modo vivere e affrontare l’emergenza Coronavirus-Covid19. Un momento non semplice da affrontare e spiegare ai più piccoli che l’8 marzo scorso hanno lasciato la scuola rimanendo a casa fino ad oggi. Come però far capire ai bambini e ai propri figli quanto stiamo vivendo?
Se l’è chiesto un papà, che insieme a Copyart, ha voluto coinvolgere l’amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura in un progetto da cui è nato un simpatico libricino da leggere e colorare. Si chiama “Coroniani ciao ciao” e avrà il compito di stimolare e far riflettere gli alunni delle scuole termolesi attraverso un gioco che cercherà di far vivere questo momento nel modo più semplice possibile.
“Come Comune – ha spiegato l’assessore alla Cultura Michele Barile – abbiamo voluto subito sposare questa iniziativa. Ci sembra un valido progetto per far capire ai più piccoli i comportamenti e gli stili di vita da tenere per il prossimo futuro”.
Il progetto è stato ideato grazie alla collaborazione con Copyart, che ha realizzato il libricino, e al liceo artistico Benito Jacovitti che con il professor Carafa ha coinvolto diversi studenti. Si tratta di Jacopo Andriani, Francesca Ciccone e Giulio Murazzo che si sono occupati dei disegni, mentre i testi sono stati realizzati da Nica Smargiassi”.
“Nei prossimi giorni – ha concluso l’assessore Michele Barile – distribuiremo tutti i libricini in collaborazione con i dirigenti scolastici a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti in quanto hanno dimostrato piena collaborazione per questa iniziativa. Voglio ringraziare anche tutti coloro che hanno lavorato e realizzato questo progetto”.
I protagonisti della storia sono due bambini che vedono arrivare sulla terra un alieno che altro non è che il virus. Nel racconto si immagina il dialogo tra i due piccoli che proveranno a confrontarsi nella speranza di sconfiggere l’alieno cattivo e cercando di tornare alla vita spensierata di tutti i giorni vissuta dai bambini.