TERMOLI – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli (CB) hanno arrestato una 18enne di origine romena domiciliata in Foggia, già nota alle Forze dell’Ordine poiché titolare di diversi precedenti penali e/o di polizia, poiché resasi responsabile dei reati di rapina impropria e lesioni personali, in violazione degli articoli 628 comma 2° e 582 del Codice Penale.
Nella circostanza la stessa insospettiva due militari in forza al Comando Arma di via Brasile, in quel momento liberi dal servizio, che la notavano correre precipitosamente in strada; motivo per cui la fermavano richiedendo anche l’intervento sul posto, tramite la locale Centrale Operativa, di una pattuglia del suddetto Reparto.
Nel corso degli immediati accertamenti emergeva che poco prima la donna, sempre su quella strada, aveva avvicinato con un banale pretesto un ignaro 52enne, strappandogli dal collo una catenina in oro giallo. Nell’occasione veniva altresì appurato che la stessa, dinanzi alla reazione dell’uomo e per assicurarsi il provento della propria condotta delittuosa, non aveva esitato ad aggredirlo lacerandogli la maglietta e procurandogli anche delle lesioni personali fortunatamente non gravi.
La refurtiva, del valore di euro 500 circa e che non era assicurata, veniva prontamente recuperata e restituita al legittimo proprietario mentre la giovane, previ adempimenti del caso, veniva tradotta presso la casa circondariale di Chieti per ivi permanere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB).
Nel corso della successiva udienza dinanzi al competente Giudice per le Indagini Preliminari, come richiesto dal Pubblico Ministero, l’arresto veniva opportunamente convalidato poiché legittimamente effettuato e, a carico della 18enne, veniva applicata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Foggia.
Quanto fatto nella circostanza dai Carabinieri della Compagnia di Termoli (CB) dimostra, per l’ennesima volta, la grande importanza rivestita dalla presenza costante ed attenta degli uomini e delle donne dell’Arma sul territorio che, come nel caso di specie, anche liberi dal servizio hanno avuto la prontezza di notare e fermare la donna sospetta, procedendo quindi nell’immediatezza alle necessarie verifiche che hanno consentito di appurare la condotta delittuosa tenuta poco prima dalla stessa, assicurarla prontamente alla giustizia ed altresì recuperare il maltolto restituendolo alla vittima.