Gennaro Perrotta nato a Termoli il 19 maggio del 1900 conseguì la maturità a 16 anni appena compiuti, presso il liceo classico di Lanciano, venendo subito dopo ammesso all’Istituto di studi superiori di Firenze come allievo di Giorgio Pasquali. A soli 20 anni divenne docente di lettere classiche nei licei.
In seguito fu nominato Preside del Liceo Classico “Mario Pagano” di Campobasso e, tra il 1930 e il 1936 ottenne numerose cattedre universitarie tra Catania, Cagliari e Pavia. Nel 1938 gli venne assegnata la cattedra di letteratura greca del defunto Ettore Romagnoli presso l’università di Roma. Qui morì prematuramente nel 1962, lasciando più di un centinaio di opere, tra cui una celebre Storia della Letteratura Greca, molto usata per l’insegnamento delle lettere classiche.
I suoi numerosi scritti sui lirici e tragici greci si sono rivelati indispensabili per la comprensione della metrica classica. Inoltre, i suoi studi, a detta di taluni professori universitari, cambiarono il modo di sentire non solo le opere degli antichi, ma anche – per mezzo di esse – l’intero mondo greco, così come le sue numerose traduzioni di Saffo e di Alceo. Studiò anche i poeti tragici Eschilo, Sofocle ed Euripide. Il liceo classico Termoli è intitolato a lui.
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