Sicurezza, prevenzione, solidarietà: sono le parole che si sono ripetute più volte nell’Aula in una sorta di drammatico e straziante filo rosso che lega il Molise alle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto.
“Oggi il pensiero del Molise – ha detto il Governatore – va anche alle migliaia di persone dell’Appennino ferito, nostri concittadini che in queste ore stanno vivendo il terrore del terremoto. Per noi oggi è la giornata del lutto e della commemorazione dei 27 bambini e della loro maestra morti nel crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. C’è bisogno di conoscenza e consapevolezza di ciò che c’è intorno a noi: territorio, case, rischio. Un futuro dove prevenzione e cura siano prassi consolidata e non più le dovute intenzioni a tragedia avvenuta”.
Poi ancora un riferimento al terremoto nell’Italia centrale: “Nessuno va lasciato solo – ha sottolineato il Governatore – per questo oggi, ricordando le vittime di San Giuliano, offriamo la nostra vicinanza alle popolazioni del Centro Italia che nelle pietre, nelle macerie, nei loro borghi, riconoscono la morte e non sanno più immaginare la vita. Diamo loro coraggio, come loro lo hanno dato a noi 14 anni fa, di guardare avanti. I nostri paesi rinasceranno, da San Giuliano, ad Amatrice, Accumoli, Norcia, Arquata, Castelsantangelo sul Nera e in tutti i Comuni straziati dal sisma”.
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