CAMPOBASSO – Tito Mattei, uno dei più grandi pianisti di sempre, era nato a Campobasso. Ma non nel 1841, come erroneamente riportato su alcuni vecchi testi, bensì due anni prima ed esattamente il 24 maggio del 1839.
Questo errore fu voluto, probabile, per aliment are ancor più la leggenda del “bambino prodigio”. Suonò per Papa Pio IX, Re Vittorio Emanuele II e la Regina Vittoria del Regno Unito.
Tito Eduardo Achille MATTEI nacque a Campobasso, il 24 maggio del 1839, da Alfonso e Luisa Allocati. Fu definito il ” prodigioso pianista bambino”. Già piccolissimo, stimolato dal padre, iniziò a suonare il pianoforte.
Il 28 settembre del 1846, a soli sette anni, tenne il suo primo, applauditissimo, concerto. Successivamente si recò a Napoli dove ebbe come insegnanti i migliori “maestri” del tempo. Primo fra tutti Sigismund Thalberg e poi Claudio Conti, Raimondi e Michele Ruta. Sembra impossibile ma, a soli 13 anni, fu chiamato a tenere concerti a Roma, Firenze, Torino e in altre città italiane.
Subito dopo venne chiamato a tenerne altri in Francia ed in Inghilterra. Nel 1853 tenne un concerto, in Vaticano, per Papa Pio IX che lo volle premiare con una medaglia d’oro. Stravedeva per lui e per la sua musica anche Re Vittorio Emanuele II. Il Re amava definirlo “il mio pianista”. Nel 1863 Tito Mattei decise di stabilirsi definitivamente in Inghilterra e lì tenne concerti in ogni dove.
Fu nominato Direttore d’orchestra del “Royal Italian Opera” di Londra. Oltre che prodigioso pianista Mattei fu apprezzato direttore d’orchestra, compositore di musica per pianoforte e di canzoni popolari.
Ricercato dai salotti londinesi si esibì anche per la Regina Vittoria. Morì a Londra il 30 marzo del 1914.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”