Transumanza, la soddisfazione di Gravina: “Merito a chi la pratica da sempre”

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CAMPOBASSO – “La decisione votata all’unanimità a Bogotà dai rappresentanti di 24 Paesi di far entrare la transumanza a far parte dei tesori dell’umanità, iscrivendola nell’elenco di ciò che è considerato patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, ha reso finalmente merito al lavoro di tanti anni condotto da chi la transumanza la pratica da sempre, contribuendo a tenere vive tradizioni e storia del territorio molisano”. Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, commentando la notizia, ha voluto ricordare l’operato di chi ha speso tutte le proprie energie per ottenere questo riconoscimento utile all’intero territorio regionale e alla sua memoria storica.

“La famiglia Colantuono e chi l’ha sostenuta in tutto il percorso intrapreso per ottenere questo riconoscimento – dichiarato Gravina – ha consegnato all’umanità una memoria radicata sui territori, tra le popolazioni, una memoria itinerante capace di unire terre e genti lontane tra loro”.

“Basti pensare che il riconoscimento è stato possibile anche grazie al partenariato che ha visto unite zone d’Italia che vanno dalla Alpi al Meridione – prosegue Gravina – rendendole protagoniste di una storia in continua evoluzione e che allo stesso tempo possiede dei riferimenti forti, imprescindibili e fruttuosi per le generazioni passate e per quelle future. Proprio in questo senso l’impegno delle figure istituzionali e amministrative a supporto della valorizzazione costante della transumanza, come delle altre forme di patrimonio immateriale presenti sul territorio molisano, penso ad esempio ai Misteri del Di Zinno, deve servire a innescare processi di riconoscibilità della nostra cultura e della nostra storia che vadano ben oltre i confini regionali”.