“La famiglia Colantuono e chi l’ha sostenuta in tutto il percorso intrapreso per ottenere questo riconoscimento – dichiarato Gravina – ha consegnato all’umanità una memoria radicata sui territori, tra le popolazioni, una memoria itinerante capace di unire terre e genti lontane tra loro”.
“Basti pensare che il riconoscimento è stato possibile anche grazie al partenariato che ha visto unite zone d’Italia che vanno dalla Alpi al Meridione – prosegue Gravina – rendendole protagoniste di una storia in continua evoluzione e che allo stesso tempo possiede dei riferimenti forti, imprescindibili e fruttuosi per le generazioni passate e per quelle future. Proprio in questo senso l’impegno delle figure istituzionali e amministrative a supporto della valorizzazione costante della transumanza, come delle altre forme di patrimonio immateriale presenti sul territorio molisano, penso ad esempio ai Misteri del Di Zinno, deve servire a innescare processi di riconoscibilità della nostra cultura e della nostra storia che vadano ben oltre i confini regionali”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy