TERMOLI – Nuova manifestazione dei coltivatori di “Uniti per l’agricoltura” a Termoli. I manifestanti, in presidio a oltranza da quasi un mese in piazza Donatori di Sangue per sostenere la loro volontà di tutelare i terreni fertili contro l’avanzata di impianti di energia rinnovabile, questa mattina sono tornati sulla strada per continuare la protesta. I mezzi pesanti, incolonnati sulla statale 87, si sono diretti verso il bivio di San Martino in Pensilis per poi fare rientro a Termoli. Il transito dei trattori tra sirene e slogan ha paralizzato il traffico non solo all’interno della città, ma anche sulla Strada statale e provinciale. “La millenaria civiltà del grano rischia di scomparire per sempre per i costi di produzione sempre più elevati”, dichiarano i manifestanti.
E Nicola Occhionero, agricoltore di Ururi, aggiunge: “Siamo profondamente delusi e amareggiati. Rappresentiamo il settore primario, non siamo altri. E’ una vergogna. Abbiamo anche un importante ruolo di presidio del territorio. Se si colpisce l’agricoltura, si colpiscono questi territori, questi paesaggi rurali. Il nostro intento è sensibilizzare l’opinione pubblica per cercare di rendere giustizia a questo comparto. Gli agricoltori sono diventati i paria della società italiana”. Intanto la prossima settimana è previsto l’arrivo in zona degli allevatori dell’alto Molise. Il presidio di Termoli accoglierà anche i titolari di stalle e proprietari di allevamenti che si trovano in provincia di Isernia.