CAMPOBASSO – Il ‘Trofeo dei Tre Mari’ ha rappresentato la prima occasione di uscita delle due selezioni regionali di pallavolo in viaggio per il trofeo dei territori in programma a Napoli, ma soprattutto per il trofeo delle regioni in programma in Puglia dal 24 al 29 giugno.
Un’occasione anche per i due selezionatori (Francesco Scocchera al maschile ed Alfredo Mottola al femminile) per gettare le basi per un discorso più complessivo.
Fronte maschile – Le due gare disputate a Campobasso con Puglia e Sicilia hanno rappresentato un abbrivio per una selezione maschile, volutamente sotto età per dar vita ad un lavoro di prospettiva.
«La definizione del ruolo – spiega lo stesso tecnico Francesco Scocchera – ci ha fatto partire un po’ in ritardo. Così c’è stato poco tempo per imbastire un lavoro più ampio. Abbiamo dato vita ad un paio di allenamenti, che ci hanno portato alla definizione dei quattordici che, con atteggiamenti più o meno positivi, hanno comunque dimostrato attenzione e presenza in campo. La scelta di avere un gruppo più giovane è legata al crescere in prospettiva. Ora, questo tempo che ci sarà sino a fine giugno, ci darà l’opportunità di valutare attentamente il gruppo ed altri elementi in ulteriori allenamenti così da programmare anche meglio in prospettiva 2026».
Anche perché l’obiettivo è chiaro: «Occorre – chiosa – giocar bene di squadra e lottare su ogni pallone qualsiasi sia la prospettiva. Il gruppo e l’organizzazione devono essere i nostri riferimenti per evitare alti e bassi. C’è un’idea di gioco di base e speriamo, ampliando il numero delle sedute, di renderla sempre più evidente».
Fronte femminile – Al pari del team maschile, anche quello femminile è stato in ballo solo nella prima giornata, dovendo però cedere per 2-0 sia alla Puglia che alla Sicilia, ma contro le isolane smarrendosi solo alla sprint con due parziali ceduti, rispettivamente, a 23 e 22.
«Questo gruppo – argomenta il tecnico Alfredo Mottola – è stato preso in carico dai primi giorni di aprile e, in due sedute, abbiamo tirato fuori quattordici elementi. Per quanto fatto, il test è andato bene. Ci manca, senz’altro, una conoscenza delle situazioni analitiche legate al lavoro individuale, ma cercheremo di farlo emergere nel periodo di allenamenti di maggio. Contro la Puglia, al di là del punteggio, il divario è stato più ampio in considerazione del loro maggior numero di uscite e di un servizio più ficcante, che portava a strappi già dall’avvio. Con la Sicilia, invece, siamo stati punto a punto ed anche in vantaggio nel secondo set, ma manca l’abitudine a gara tirate, il che poi si fa sentire nei finali».
«Quanto all’avvicinamento all’appuntamento in Puglia di fine giugno – prosegue – cercheremo anche nel trofeo dei territori a Napoli di proseguire nella nostra volontà di crescita per amalgamare il gruppo ed avere a maggio anche un piccolo termometro dei progressi fatti e di quelli ancora da compiere».