Infatti uno di essi è indagato per truffa ed estorsione in un procedimento e gli altri tre per favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale in altro.
I fatti contestati sono avvenuti nell’anno 2013 in Cassino e le relative pene detentive sono di due anni e sei mesi per il primo e di 4 anni e sei mesi per gli ultimi tre.
La suprema Corte, rigettando il ricorso presentato dai legali degli stessi, ha aperto le porte del carcere per due di questi mentre per gli altri due, che hanno già scontato un periodo di misure cautelari, la pena detentiva è stata sospesa e saranno ammessi a svolgere un servizio sociale.
Il soggetto arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Rebibbia a Roma. Al momento risulta irreperibile uno solo dei quattro, trentatreenne, attivamente ricercato dai Carabinieri.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy