Li convincevano così a recarsi presso un ATM e, guidandoli telefonicamente per tutta l’operazione, li conducevano alla involontaria esecuzione di una operazione di accredito su carte prepagate intestate a terzi, facendogli credere che avrebbero, grazie a quella operazione, ricevuto il pagamento della somma promessa direttamente sul conto corrente o sulla carta. I destinatari dei pagamenti sono risultati essere ignari commercianti online, presso i quali la coppia aveva eseguito ordini di dispositivi elettronici. Con il perfezionamento dei pagamenti i venditori spedivano la merce (pc, smartphone) al domicilio dei truffatori a mezzo corriere.
Gli investigatori della Polizia Postale di Isernia, scoperto il raggiro e individuati gli autori, si sono appostati all’esterno dell’abitazione della coppia e, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Pescara, hanno atteso che un corriere consegnasse l’ennesimo “pacco”: al suo interno vi era proprio un dispositivo acquistato dai truffatori con le ricariche effettuate dalla loro ultima vittima. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.
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