Roberti, parlando di turismo, ha sottolineato l’importanza di Castelpetroso non solo come santuario e luogo religioso, ma come testimonianza di storia culturale e di emigrazione. “Gran parte delle offerte giunte a Castelpetroso derivano da quelli che hanno lasciato il Molise oltre 100 anni fa – aggiunge – Quei pochi che lasciando il Molise per l’Australia, Canada e America Latina sapevano anche che non sarebbero tornati donarono quel poco che avevano alla Chiesa. Quindi Castelpetroso è anche un monumento alla storia di emigrazione del Molise. Da lì si riparte per rientrare in Molise, per tornare alle proprie radici e per far si che anche questo diventi turismo culturale e religioso”.
“Nel Molise c’è la completezza, siamo noi che dobbiamo portare tutto questo agli occhi di chi non vive nel Molise. E’ come una tela che va ristrutturata, va recuperata. E’ come un affresco che affiora se tutti noi ci mettiamo impegno e la strategia giusta. E’ una regione piccola, ma che si distingue per affettuosità, cuore, altruismo. Il Molise esiste”. Roberti ha poi preso parte alla sottoscrizione dell’intesa tra il Commissario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Remo Di Giandomenico e Guido Chiari dell’Associazione campeggiatori turistici d’Italia, Giovanni Grassi di Federcampeggio.
L’obiettivo è l’attivazione di un tavolo di lavoro che vedrà impegnati 7 esperti: 3 indicati da Aast e 4 dalle due associazioni nazionali. “Bisogna muovere le attività economiche di supporto al Turismo. Se il Turismo diventa economia diventa positivo, se rimane una manifestazione o promozione resta così e non dà nessun risultato”, ha commentato di Di Giandomenico.
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