Tutela ambientale: “la Regione Molise si costituisca in giudizio contro la Campania e le imprese eoliche”

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Lo afferma Italia Nostra Molise che invita a tutelare il sito storico di Saepinum-Altilia

sito storico di Saepinum-Altilia
sito storico di Saepinum-Altilia

MOLISE – Italia Nosta Molise è intevenuta sul tema della tutela del sito archeologico di Saepinum-Altilia. Di seguito la nota:

“La mobilitazione delle comunità locali a confine tra Campania e Molise ha richiamato le istituzioni, le associazioni culturali, le organizzazioni professionali agricole, i sindacati ed i movimenti di tutela dell’ambiente ad unirsi in difesa del Parco del Matese, del sito archeologico di Saepinum-Altilia e della Valle del Tammaro.

Grazie alla determinazione delle popolazioni interessate sono state prodotte interrogazioni parlamentari, mozioni consiliari, diffide legali e contenziosi amministrativi con la strutturazione di un coordinamento permanente presso la Comunità Montana del Titerno Alto-Tammaro a cui hanno aderito forze sociali, comunità locali e amministratori sia del Molise che della Campania.

Tra gli altri va segnalato il contributo, gratuito e volontario, del Vice-Presidente Emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, che si è impegnato a sostenere sul piano legale la difesa dei territori del Sannio e del Matese.

Uno dei motivi principali di nullità delle concessioni rilasciate alle imprese eoliche dalla Regione Campania è il mancato coinvolgimento nelle procedure di autorizzazione della Regione Molise che è posta al confine delle aree interessate dall’installazione di un numero impressionante di pale eoliche impattanti.

Sarebbe ingiusto, preoccupante e allarmante, la mancata costituzione in giudizio della Regione Molise a salvaguardia dei propri diritti e di una delle zone più suggestive e significative della stessa regione.
Il termine scade il 20 gennaio 2017 e sollecitiamo ogni adempimento utile ad inserirsi nel contenzioso a difesa del Sannio e del Matese, superando le difficoltà dell’anomala scomparsa nei propri uffici regionali della nota di riscontro dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli del 15 novembre 2016, in cui motivava l’impossibilità di rappresentare la Regione Molise nel contenzioso menzionato”.