Si legge nella nota a firma della Rete dei Comitati di Tutela Ambientale di Campania e Molise:
“Nel comprensorio matesino a confine tra Campania e Molise possono essere implementate attività produttive, imprese e settori economici capaci di creare nuova occupazione tutelando e valorizzando il lavoro e le vocazioni naturali di quel territorio. È indispensabile accelerare i tempi di realizzazione del Parco Nazionale del Matese così come è utile investire nell’agricoltura di qualità, nella produzione certificata, nella tutela della biodiversità e nella promozione delle piccole imprese, dell’artigianato e nelle attività innovative della cooperazione, della cultura e dell’ambiente.
Per sostenere questo modello di crescita economica occorre tutelare il territorio e preservarlo da impianti impattanti, dagli scempi dell’eolico selvaggio e dai danni di discariche di rifiuti o impianti di trattamento rischiosi. Se questi temi interverranno i diversi relatori che si alterneranno nella manifestazione del 31 maggio con l’obiettivo di richiamare le Istituzioni Nazionali, le Regioni Campania e Molise, le Province di Campobasso e Benevento e tutti gli Organi di vigilanza, ispezione, controllo e repressione, a seguire attentamente ciò che sta accadendo nel Sannio, nel Matese e nella Valle del Tammaro, puntualmente evidenziato da Associazioni, Organizzazioni Professionali, Comunità Locali e da ultimo da Padre Alex Zanotelli e dall’Arcivescovo di Campobasso – Bojano, Padre Giancarlo Maria Bregantini, il 17 maggio a Sassinoro nell’incontro tenutosi al Santuario di Santa Lucia”.
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