“Per mantenere viva la memoria della Shoah serve una didattica seria e senza retorica, con i necessari strumenti scientifici. I fatti, insomma, raccontare cosa è avvenuto e perchè – spiega il professor Lorenzo Canova – partendo dall’eliminazione dei disabili e dei malati di mente per finire agli ebrei. Devo dire che nelle scuole italiane c’è una forte sensibilità nei confronti della Shoah e che non dobbiamo banalizzare sulla impreparazione degli studenti. La sfida del prossimo futuro è quella della interpretazione di questi fatti per il futuro, e noi iniziamo a ragionarci”.
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