VINCHIATURO – Al termine di un iter procedurale iniziato nel 2013 con la prima informativa di reato degli organi inquirenti, nella mattina di venerdì i Carabinieri della Stazione di Vinchiaturo, hanno tratto in arresto un uomo accusato di sostituzione di persona, aggravata per aver commesso il fatto al fine di garantirsi il profitto di altro reato (Artt. 61 n. 2 e 494 c.p.), accertata il l luglio 2013 proprio in Vinchiaturo.
L’uomo, all’epoca dei fatti, utilizzando documenti falsi, si sostituiva ad altra persona e riusciva ad attivare un contratto telefonico, del quale ne fruiva poi regolarmente le erogazioni, traendo quindi beneficio, attesa la mole di telefonate effettuate ed inizialmente addebitate all’ignara vittima.
La donna, vistasi recapitare alcune bollette, si rivolgeva alle Forze dell’Ordine, formalizzando atto di procedibilità, che dava avvio all’attività investigativa, che nel volgere di poco tempo consentiva agli inquirenti di addivenire all’identificazione ed al deferimento dell’uomo.
Nel 2018 diveniva definitiva la sentenza del Tribunale di Campobasso, emessa nel novembre del 2017, con la quale l’uomo veniva condannato alla pena della reclusione per un mese.
L’Ufficio di Sorveglianza di Campobasso il 23 novembre u.s. aveva rigettato la proposta di applicazione dell’esecuzione presso il domicilio, ove nella mattinata veniva raggiunto dai Carabinieri che, dopo le formalità di rito, lo associavano alla Casa Circondariale di Frosinone, ove rimarrà sino al 26 dicembre 2020.
L’attenzione dei Carabinieri di Bojano si conferma alta, sia per quanto attiene la prevenzione dei reati predatori, con un cospicuo numero di servizi effettuati quotidianamente nell’intero arco orario, che per quanto attiene il traffico di sostanze stupefacenti. Diversi i giovani del centro matesino segnalati nell’ultima settimana perché trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacente del tipo cocaina ed eroina – kobret, pronta all’uso, fenomeno sul quale i riflettori rimangono accesi.