Lo stesso, nella circostanza, si rendeva responsabile dei reati di violenza o minaccia a un Pubblico Ufficiale (art. 336 c.p.), resistenza a un Pubblico Ufficiale (art. 337 c.p.), lesioni personali (art. 582 c.p.) e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale (art. 651 c.p.).
In particolare i militari, mentre svolgevano degli accertamenti in questo centro connessi ad un pregresso intervento anche alla presenza di alcuni passanti, venivano avvicinati dall’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica e senza un apparente motivo, iniziava a proferire al loro indirizzo frasi offensive e minacciose.
Nella circostanza il soggetto, alla richiesta di esibire i documenti o comunque di fornire le sue generalità, opponeva categorico rifiuto ed aggrediva gli operanti strattonandoli e spingendoli, originando una colluttazione durante la quale cagionava ad uno di loro delle lesioni personali fortunatamente non gravi, prima di essere immobilizzato e condotto in caserma anche grazie al supporto fornito da una volante del locale Commissariato di P.S. intervenuta in ausilio.
Appurate quindi le responsabilità penali in relazione ai reati allo stesso ascritti, l’uomo veniva pertanto tratto in arresto e tradotto presso la sua abitazione per ivi permanere, in regime di arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB).
Durante la successiva udienza, tenutasi dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria, l’arresto veniva convalidato poiché legittimamente effettuato ed a carico del soggetto veniva confermata la misura degli arresti domiciliari.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy