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ZES Adriatica, il bilancio dopo un anno di piena operativà

Ad un anno dalla piena operatività della ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise, guidata dal Commissario straordinario del Governo, ing. Manlio Guadagnuolo, sono 129 le domande di investimento pervenute allo Sportello Unico Digitale, di cui 50 già evase. Il totale degli investimenti è di oltre 1 miliardo di euro, tra nuovi insediamenti e ampliamenti, per circa 3.000 nuovi posti di lavoro. In termini percentuali di superficie utilizzata, il primato spetta al Polo di Termoli-Larino, con oltre il 26% dell’area ZES complessiva perimetrata, mentre il territorio più attrattivo è risultato il Polo di Bari, con il 46% delle domande totali pervenute.

Ultimissima novità, l’Autorizzazione Unica in favore della multinazionale tedesca LIDL a Molfetta, per un investimento sulla logistica aziendale di 40 milioni di euro, che sarà rilasciata nella giornata di domani. La ZES Adriatica può vantare altre importanti Autorizzazioni Uniche, tra cui quella in favore della multinazionale statunitense ITT nell’area industriale di Termoli, per un investimento di 70 milioni per la produzione di pastiglie per freni auto di gamma medio-alta, con riferimento alla quale stanno procedendo speditamente i lavori di realizzazione. Inoltre, un investimento di 90 milioni a Modugno della multinazionale Cromwell nella logistica, a Bari di OVS nel settore dell’economia circolare per circa 33 milioni e infine a Lecce di Deghi nel canale e-commerce di 26 milioni. Record di 6 giorni per un’autorizzazione a Molfetta di 32 milioni.

Molteplici anche le proposte e i progetti innovativi e di grande interesse realizzati in questo primo anno di attività. Tra i tanti, l’approvazione dei kit localizzativi da parte di svariati Comuni, tra cui il Comune di Larino, per l’abolizione dell’IMU, della Tari e l’abbattimento degli oneri di concessione per nuovi investimenti.

I principali settori interessati dagli investimenti in area ZES Adriatica sono stati: il manifatturiero, la logistica e i trasporti intermodali, le energie rinnovabili, l’impiantistica, i servizi, il commercio, l’economia circolare, la chimica e la farmaceutica. La novità è l’interesse per il settore del turismo, che recentemente è stato inserito dal Governo, nella proposta di revisione delle ZES nell’ambito del PNRR e RepowerEU, tra i principali settori di intervento da sviluppare.

Per quanto concerne le infrastrutture, la ZES Adriatica è stata precursore del nuovo Codice dei contratti varato dall’attuale Governo, avendo bypassato il livello di progettazione definitiva per ridurre i tempi e rispettare le scadenze del PNRR. Uno dei progetti riguarda il Sistema Informativo Territoriale della ZES Adriatica, già accessibile sul sito istituzionale (adriatica.zes.gov.it), una vera e propria carta d’identità del territorio, che facilita la ricerca delle aree da parte degli imprenditori.

Con riferimento alla sostenibilità, la ZES Adriatica ha valorizzato le imprese votate al miglioramento del proprio profilo ESG di sostenibilità ambientale, sociale e di buona gestione aziendale, in linea con l’Agenda Europea 2030 e con gli obiettivi di GASEZ, la Global Alliance of Special Economic Zones delle Nazioni Unite. In collaborazione con Intesa Sanpaolo, dal prossimo 2 ottobre si avvierà l’iniziativa “Road2ESG” rivolta alle imprese. Esempio concreto è quello di Fonderie De Riccardis, a cui è stata rilasciata ad agosto un’Autorizzazione Unica per un investimento a Soleto di sostituzione di forni a metano con forni elettrici e creazione di un impianto fotovoltaico in grado di compensare i consumi di energia elettrica da fonti fossili: una vera e propria svolta green per un’industria metalmeccanica. Al contempo, in sinergia con il Politecnico di Bari, la ZES Adriatica sta sviluppando la tematica dei Cantieri green ESG per le opere infrastrutturali, tra cui quelle previste nell’area del COSIB di Termoli.

Altra novità di rilievo riguarda le Zone Franche Doganali: scade il 30 settembre la presentazione delle istanze da parte di soggetti privati o pubblici interessati a gestire ZFD in aree ZES, sommando i vantaggi delle prime (sospensione di dazi doganali e IVA) a quelli delle seconde (semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali). Un’occasione unica e irripetibile, perché a fine anno scade il termine di legge per la perimetrazione delle ZFD.

Il successo più grande in questo anno di ZES è stato sicuramente la vittoria della competizione internazionale della World Free Zones Organization a Dubai a maggio scorso, che porterà per la prima volta in Italia, nel territorio della ZES Adriatica, il summit mondiale AICE 2024 delle circa 7.000 ZES e Zone Franche di oltre 140 Paesi, nel giugno del prossimo anno.

“L’entusiasmo e la dedizione totale dell’intera struttura commissariale, la gestione manageriale e l’attività spinta e dinamica di animazione e marketing territoriale svolta, improntata a creare sviluppo a chilometro zero, incontrando gli imprenditori e trasmettendo e leggendo nei loro occhi pari entusiasmo, fiducia e spirito d’iniziativa, sono stati la chiave del nostro successo.” – ha dichiarato il Commissario governativo Guadagnuolo – “Questa consapevolezza ci spinge a fare sempre meglio, anche alla luce delle recenti decisioni del Governo di puntare fortemente sullo strumento della ZES per lo sviluppo economico, infrastrutturale e sociale del Mezzogiorno del nostro Paese”.

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